Venerdì, lavoro, palate di terra a non finire, giusto il tempo di preparare il materiale ed è buio, risaliamo la pista di Sella Nevea.
La nebbia che al parcheggio ovattava tutto, in alto si dirada e mostra una stellata da mille e una notte. Le luci di Sella illuminano la nebbia sottostante e il classico mare di nuvole ora si trasforma in un enorme lampadario, magico. Ormai siamo sotto il Bila Pec, fa paura, siamo in un epoca antica, potrebbe sbucare un drago da dietro la montagna. Adesso capisco come in passato ci siano state cosi tante superstizioni e credenze, al cospetto di una parete tetra e verticale di notte ti senti svuotato, incute timore. Sono veramente colpito come un posto che conosco a memoria possa trasformarsi in un posto estemporaneo, senza spazio.
Arriviamo in rifugio, Clara, Ste ed io siamo accolti da Livio, Cristiano (il gestore del rif Corsi) e Pietro. Bellissimo! Ceniamo in rifugio e poi via a scavare per costruirci le nostre case. Ho lavorato tutto il giorno, abbiamo salito la pista a piedi ma scavare un igloo, contro tutti i pronostici, mi ha fatto tornare bambino. Costruirsi un riparo del genere è veramente un esperienza unica. Fatto il comodino e una seduta all’esterno dell igloo, la hall, siamo pronto per imbustarci. Un silenzio irreale ci accoglie, la neve ovatta tutto, pazzesco. Chiudo gli occhi e dormo, tutto sommato non fa neanche tanto freddo. Con il sole che batte sulle nostre “case” il risveglio è dolce e la parte più amabile della montagna viene fuori. Un abbondante colazione in rifugio ci aspetta!
La giornata prosegue con sciate, e salti. Una classica giornata a Sella, impossibile annoiarsi. E adesso si aspetta solo il prossimo appuntamento il 15-16-17. Siamo un sacco e nevica tutta la settimana, meglio di cosi.
Kamon
Marco “rasta” Milanese